Voglio una città migliore

pensieri, domande e riflessioni di cittadini di Seveso e dintorni

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Basta! Ne abbiamo pieni i polmoni!!!!

Posted by zorro su dicembre 1, 2008

Articolo pubblicato sul settimanale informaZona il 29 novembre 2008 

Si esprime anche l’interlocutore più interessato: il cittadino

Al Pedretti Regione e Comune a confronto sulla Pedemontana                           

Pede_2 Teatro don Pedretti, ore 21 del 25 novembre 2008. Poco meno di 500 persone a stipare il salone, i corridoi, l’atrio, l’ingresso del centro Perdetti di Molinello. Dopo le asperità delle scorse settimane va in scena  il primo confronto pubblico tra i rappresentanti di regione Lombardia e Comune di Cesano, con oggetto le difficoltà del progetto Pedemontana e spunta, finalmente, il diretto interessato della vicenda, il cittadino di questi paesi.Alle prime file rappresentanti locali, politici di lungo corso e aspiranti candidati ai prossimi esami elettorali. Nel salone semplici cittadini, d’ogni età, massiccia la presenza femminile, tutti con i fogli informativi distribuiti per far ragionare su un progetto ragionevole.Nella serata intemperanze e interruzioni non eccessive, salvo per un intervento vuoto di idee, sonoramente fischiato.Dal moderatore, poi dai relatori tutti, i ringraziamenti a don Flavio, ai comitati, ai cittadini presenti. L’assessore regionale Ponzoni invita a lavorare insieme, depreca le affermazioni terroristiche, dichiara la disponibilità della regione al confronto e l’importanza di ascoltare i cittadini, auspica il traguardo del giusto equilibrio dell’impatto che, comunque, una autostrada produce.Il sindaco Vaghi chiede venia: se dai 2 incontri precedenti, dove i cittadini hanno sentito solo la sua voce, si sono diffuse voci stonate: è colpa dei giornali, che amplificano e distorcono (questo motivetto arriva ormai costante dagli alti livelli). Ripropone la linea ampliamente dichiarata e diffusa abbondantemente dagli stessi colpevoli giornali: c’è un progetto preliminare, unico valido, recentemente stravolto dalla regione, che porta problemi enormi da ogni punto di vista. Pede_1 L’esigenza di risparmio di soldi e tempo, di semplificazione dei cantieri e della movimentazione diossina, del traguardo Expò 2015 non può ricadere come mazzate sulla qualità della vita a Cesano, per sempre. I piccoli passi avanti degli ultimi giorni non sono sufficienti, non bastano 20 minuti per stravolgere 7 volte il progetto di base.L’assessore provinciale Ponti, dopo aver richiamato i vecchi progetti, auspica un protocollo d’intesa per una soluzione che comprenda anche il trasporto pubblico, non solo su gomma, una definizione della gerarchia dei percorsi stradali, sempre attraverso la collaborazione, per risolvere almeno la questione del traffico.
L’assessore regionale Cattaneo dopo la premessa che i problemi vanno affrontati, che è sbagliato rinviarli perchè ritornano con gli interessi, dichiara che la Pedemontana ora si fa, con il percorso istituzionale dal preliminare, al definitivo , all’esecutivo  entro marzo – giugno prossimo durante la conferenza dei servizi. I singoli comuni vengono coinvolti (i cittadini non lo sono stati), per poter procedere all’unanimità; il rischio di una posizione diversificata è che alla conferenza dei servizi nazionale il peso della fretta per Expò prevalga senza più rispettare il lavoro comune di questi anni e marginalizzando i problemi grossi da risolvere che sono: flusso da 60 a 80 mila auto con l’aggiunta della mobilità locale, cantieri impegnativi per 5 anni, movimentazione di 5 milioni di terra con diossina corrispondenti al traffico di cinquecentomila camion.L’ingegnere della regione Rognoni esordisce con affermazione ovvie, e politiche, rimbeccate poi da Vaghi: un progetto preliminare è solo preliminare, alla decisione del definitivo verranno presentate tutte le alternative. Seguono poi ben otto progetti, con una proiezione visiva di interpretazione impossibile per la pochezza e sfocatura delle informazioni; sembra fatti di schizzi a matita, dati sequenziali letti senza possibilità di comparazione diretta, impossibili da registrare per noi, ma anche per la signora che, interrompendo l’esposizione, dice d’aver memorizzato solo qualche numero dei costi e chiede migliori approfondimenti. Altri spettatori chiedono chiarezza sul  sovrappasso della ferrovia, sulla sovrapposizione dei flussi, sulla quota strada all’altezza di corso Isonzo a Seveso, i pericoli in galleria, dove sono posizionati le griglie di scarico gas e, all’errore geografico del relatore, gli urlano se ha mai visto di persona le vie e le case di cui sta decidendo i destini. Insomma c’è, pressante, una volontà diffusa di maggior conoscenza, di migliore comunicazione, di vedere illustrato anche il progetto interrato, mai esposto alla popolazione insieme ai suoi problemi.
L’assessore a Cesano Grassi esordisce dicendo che è paradossale discutere, a meno di 48 ore dalla decisione, scelte che si dicono inopportune, scriteriate, non funzionanti. Riproposti i passi degli ultimi mesi, chiede alla regione di avere i dati aggiornati dei flussi di traffico. Dichiara che la negazione dell’ipotesi “tutto interrato” sposterebbe il gradimento sulla proposta di Sevesoviva B2 veloce. (ma ancora una volta non vengono spiegati i grossi problemi dell’interrata).Il primo intervento  dei comitati di quartiere (unico con domande scritte già disponibili per i confronti successivi) è letto da Ivan Romanò di Cascina Gaeta: descrive l’estrema vicinanza di asilo, scuole e oratorio, il “cappio” autostradale di tre lati attorno al quartiere, studi scientifici sui rischi sanitari subito consegnati alla presidenza, e sulla base di articoli di legge (167 e 169 Cipe) afferma che si può cambiare il progetto almeno fino a marzo prossimo, anche in fase costruttiva se non comporta maggiori oneri. In risposta Regione e comune si rimpallano il ruolo di promotore della modifica, rinfacciandosi corresponsabilità nelle scelte precedenti, e paventando il possibile blocco da parte di Seregno. Ponti conferma che tutti i passaggi vanno fatti con Seregno, occorre un supplemento di indagine su vantaggi e svantaggi delle nuove opzioni, una tabella comparativa delle 8+1 ipotesi, il rispetto del processo decisionale e il coinvolgimento di tutti, compresa la provincia. Pede_3 Il parroco di Cascina Gaeta don Ivano chiede su quale ipotesi è il Comune, se la regione può ancora prendere in considerazione la B2 veloce e approfondirla come ipotesi di studio (la versione era già conosciuta e quindi torna il discriminante della politica). E. Zilioli afferma che occorre  conoscere l’interazione dei flussi  e attivare il piano d’area. D.Tagliabue (Sevesoviva) segnala che per legge la Regione può comunque procedere, sentiti i Comuni fino al preliminare, mentre il definitivo è compito esclusivo di Cipe e conferenza servizi.Le osservazioni dal pubblico sono stati numerose, anche con l’esposizione di cartelli richiedenti l’esame approfondito della B2 veloce. La cronaca della serata oltre la mezzanotte, si ferma qui con pochi commenti  tra parentesi. Si dirà comunque che non tutto è stato riportato bene, che qualcosa è stato travisato. Lasciamo allora spazio ai commenti dei cittadini, ascoltati in sala e all’uscita. – mio figlio, che va all’asilo, non si sarebbe mai sognato di disegnare una strada che passa sopra le case; pur piccolo, quando disegna le strade le fa dove c’è spazio; – non possiamo accettare l’autostrada a pochi metri dall’asilo, le scuole e l’oratorio:
– oh, la migliore è quella del viadotto alto 25 metri!!!! E noi di via De Medici potremmo inventarci il self service in corsa agli automobilisti; – come disegnano bene in regione: hanno presentato 8 progetti in 8 righe! E’ su questi documenti che decideranno dopo domani il nostro futuro?
– Costruiscono sempre e solo strade. Vengano a vedere come si viaggia sui nostri treni. E’ una vergogna! – anche un bambino capisce subito che il percorso è strano; – ci riempiranno il poco verde di cemento e i polmoni di inquinamento! – ma come si fa a disegnare una autostrada con una curva che sembra un tornante di montagna? – il Comune conosce i problemi dell’interrata, perché non ce li ha mai raccontati? – come di solito i politici hanno parlato per oltre 2 ore, lasciando pochissimo spazio a noi cittadini; – mischiare le auto da est a ovest con quelle da nord a sud che c…… è. Sarà per pagare l’autostrada coi nostri pedaggi? – prima la diossina, poi l’inceneritore, adesso l’autostrada. Basta! Ne abbiamo pieni i polmoni!!!! – ci rubano la Milano Meda e ce la fanno anche pagare! – ma noi, per andare a Cesano, come faremo ad attraversare la strada in bicicletta o a piedi? Ci sarà un nuovo ponte? – Ponti parla sempre delle ferrovie, ma poi si costruiscono solo autostrade!
– Perché tutta questa attenzione ai cittadini di Seregno? Noi siamo forse cittadini di serie B?
V.Co.

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